Con la sigla di questo importante Patto, avvenuta ieri durante la Conferenza Stato Regioni, l’Italia potrebbe non rappresentare più il fanalino di coda dell’Europa nel settore dell’e-health.
Era stato un rapporto del Censis, presentato a Roma lo scorso 5 luglio, a offrire uno scenario desolante per l’Italia in termini di investimento nei servizi sanitari digitali, soprattutto se comparato con la situazione degli altri Paesi europei. 1,2 % di investimenti totali, 10% di visite prenotate online, 9% di medici che inviano online le prescrizioni ai farmacisti rispetto, per esempio, al 36% di visite mediche prenotate online in Spagna, oppure al 100% e al 99% di invii online di prescrizioni dai medici ai farmacisti rispettivamente in Danimarca e in Croazia, sono stati alcuni dei numeri rilevati dal rapporto i quali sembrano aver smosso il nostro Paese a fargli cambiare rotta.
IN COSA CONSISTE IL NUOVO PATTO PER LA SANITÀ DIGITALE?
L’obiettivo adesso è quello di rendere più efficiente e anche più economico il Servizio Sanitario Nazionale. Da 8 a 10 infatti sono i miliardi che, si suppone, si potrebbero risparmiare in seguito all’avvio del Patto. Un risparmio che deriverebbe, se il funzionamento fosse ottimale, da una riduzione delle prescrizioni e delle prestazioni non necessarie, da una razionalizzazione delle spese e da una diminuzione degli errori medici. Il tutto verrebbe coadiuvato da una cabina di regia, volta alla vigilanza dell’andamento delle operazioni. Inoltre, per la realizzazione del progetto, è previsto l’utilizzo di fondi strutturali già stanziati, quelli della Bei, la Banca europea degli investimenti e quelli privati, senza quindi l’impegno di ulteriori risorse economiche.
A breve verranno invece stabilite le priorità per i servizi che il Patto per la Sanità Digitale andrebbe a realizzare: come la telesalute, il teleconsulto, la tele refertazione, la telediagnosi, il tele monitoraggio e altro ancora.
VIA LIBERA ANCHE AI NUOVI LEADopo 15 anni la Conferenza Stato Regioni libera i nuovi Livelli essenziali di assistenza aggiornati che comprendono anche il Piano Vaccinale 2014-2016. Le cure garantite da questi nuovi Lea sono l’epidurale, i trattamenti per la fecondazione assistita omologa ed eterologa, le cure per l’endometriosi, per la ludopatia, per l’autismo, le indagini cliniche per la diagnosi della celiachia, i trattamenti per alcune malattie croniche, per oltre 100 nuove malattie rare e l’adroterapia oncologica.
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offriti servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.AccettaMaggiori informazioni